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comunicati

Terra d’Egnazia e CoSATe (Comitato di Salvaguardia dell’Ambiente e del Territorio – Valle d’Itria) sono lieti di invitarvi all’incontro dal tema “La Nostra Terra” - discussione aperta sul futuro dell’agricoltura e del paesaggio in Puglia. L’incontro si terrà sabato 26 gennaio alle ore 17:00 presso la Sala di Rappresentanza del Comune di Fasano.
All’incontro interverranno:
Margherita Ciervo – Geografa Università di Foggia
Alberto Lucarelli – Costituzionalista Università Federico II Napoli
Maria Piccarreta – Sovrintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio Brindisi, Taranto e Lecce
Modera: Margherita D’amico Biologa e Patologa Vegetale
Il disseccamento e la cosiddetta emergenza Xylella non sono solo una questione agraria. La conferenza sarà un’occasione di discussione e confronto importante per riflettere sui vari aspetti del problema: agricoltura contadina ed economia locale, paesaggio e identità, diritti e democrazia.
Gli ulivi secolari rappresentano la memoria ma anche il presente della nostra Terra, per questo è fondamentale mettere a fuoco gli scenari in essere e quelli che si sono aperti con l’applicazione delle normative e le soluzioni incentivate alla dichiarata Emergenza: il continuo abbandono delle campagne e delle colture perenni come l’olivo; la svalutazione della rendita fondiaria; l’accaparramento delle terre; l’agricoltura industriale; cultivar brevettate e colture intensive; le ricadute sui territori, sul paesaggio e sulla salute.
Un olivo coperto da brevetto, ad esempio, non ha paragoni rispetto a un olivo secolare. Così come un oliveto a sesto tradizionale non ha le stesse peculiarità di un oliveto intensivo o superintensivo.
C’è chi si ostina a porre l’attenzione soprattutto sulla competitività e sui mercati globali, lasciando una nebulosa su tutto quello che riguarda il paesaggio, l’economia, le comunità locali e il benessere collettivo, ragioni di vita e veri e propri fiori all’occhiello della Regione.
Invitiamo tutta la cittadinanza e le amministrazioni a partecipare a una riflessione condivisa. Ne va del futuro della nostra Terra e delle generazioni a venire.






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La teoria del batterio della xylella come unico responsabile del disseccamento degli ulivi nel Salento diviene sempre più smentita dai fatti.

Nonostante la Regione Puglia abbia dichiarato zona “infetta” l’intera Puglia meridionale fino a
Locorotondo e stabilito una nuova zona “cuscinetto” fino a Castellana Grotte, il disseccamento
rimane confinato alle zone colpite nel 2015.

Le audizioni della Commissione conoscitiva sulla xylella alla Camera dei deputati hanno mostrato che solo una esigua minoranza (tutta pugliese) all’interno del mondo accademico sostiene la teoria del “batterio killer”, mentre ricercatori ben più titolati sostengono che il fenomeno del disseccamento sia dovuto ad una serie di concause: 
- criticità ambientali ed eccessivo uso di diserbanti, 
- abbandono delle colture, 
- diversi tipi di agenti patogeni ed in particolare malattie fungine, 
- impoverimento organico ed eccessiva compattazione del terreno. 

Numerosi esempi di sperimentazioni di agricoltori e ricercatori hanno recuperato uliveti rendendoli nuovamente produttivi attraverso il ripristino della fertilità del suolo e la cura degli alberi.

In numerose zone del Salento ulivi colpiti da disseccamento sono tornati spontaneamente a
rivegetare e produrre.

L’ulivo dichiarato “infetto” dal servizio fitosanitario regionale più a Nord della Puglia, a Cisternino
(Br), secondo il campionamento del 2017, ad oggi non mostra alcun segno di disseccamento,
smentendo clamorosamente le previsioni degli “scienziati” di via Amendola.

Nonostante le evidenze dei fatti imporrebbero alla Regione Puglia un ripensamento complessivo
nella gestione del fenomeno, la giunta regionale ha approvato il 24 ottobre scorso la "Delibera 1890"
che rende ancora più fosca la vicenda.

* Nella delibera si consente infatti l’individuazione delle piante “infette” tramite i test di laboratorio
“Elisa”, considerati poco affidabili a detta degli stessi istituti di ricerca che hanno il monopolio delle
analisi, senza ulteriori prove.

Ovviamente continua a non essere data la possibilità ai proprietari
degli alberi di eseguire contro-analisi.

* La delibera stabilisce inoltre che:
- “in alternativa al punto precedente […] si può procedere ad
ordinanza di abbattimento delle piante con sintomi conclamati ed ascrivibili alla xylella, previa
ispezione visiva ufficiale della Sezione Osservatorio fitosanitario…”

e che

- “le operazioni di trattamento fitosanitario e di estirpazione delle piante infette ed ospiti, devono
essere effettuate direttamente dalla regione, senza ulteriore comunicazione […] al/i proprietario/i”

* La delibera afferma quindi il pieno arbitrio della Regione e viola diritti fondamentali della persona
tutelati dalla Costituzione, consentendo alle autorità di inquinare e danneggiare a piacimento la proprietà privata.

(Oltre agli espianti degli alberi la procedura prevede l'irrorazione di insetticidi nel terreno prima e dopo lo svellimento degli alberi). 

A questo si aggiunge l'emendamento presentato dal Senatore pugliese Dario
Stefano alla legge di bilancio. 

Tale emendamento deroga alla legge nazionale sulla tutela degli olivi monumentali, consentendo alle autorità regionali di abbattere ulivi secolari senza vincoli.

Consente inoltre gli innesti su piante secolari, pratica rischiosa per la salute della pianta. 

Zone come la piana
degli ulivi monumentali di Carovigno, Ostuni, Fasano correranno così il rischio di uno
stravolgimento irrimediabile.

Noi sosteniamo al contrario che i soldi pubblici debbano essere spesi per sostenere gli agricoltori
nella cura del patrimonio olivicolo, che costituisce non solo un bene privato ma anche un bene
pubblico, per le ricadute sul paesaggio e sull’intera economia del territorio:
- aumento dell'integrazione al reddito, 
- corsi di formazione per potatura retribuiti, 
- incentivi all'impianto di nuove colture, bonifiche dei suoli, ecc. 

I soldi pubblici non devono essere spesi per favorire le speculazioni delle cordate di burocrati e
nuovi latifondisti o nell’incentivazione di impianti di piante brevettate che producono olio di scarsa qualità.

COSATE 

(Comitato per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio della Valle d’Itria)




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Presidente del Consiglio della Regione Puglia

Capigruppo del Consiglio della Regione Puglia 
Consiglieri della Regione Puglia 

p.c. 

Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano 
Assessori della Regione Puglia 

Stampa 


Oggetto: Questione “xylella”: dichiarazioni inquietanti del Presidente della Regione Puglia. Richiesta ai consiglieri di interrogazione urgente in Consiglio.

Gentili Consiglieri,

apprendiamo dalla stampa che il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano abbia richiesto al Presidente del Consiglio ancora in carica, Paolo Gentiloni, “un decreto legge immediato che ci consenta di rispettare le direttive europee e il decreto Martina, per accelerare le procedure di abbattimento degli alberi infetti. Perché con le norme attualmente in vigore abbiamo ancora molte decine di alberi che non riusciamo ad abbattere per vari impicci di natura giuridica» salvo poi affermare con riferimento al Decreto che dispone l’abbattimento degli alberi e l’utilizzo massiccio di pesticidi che “l’adempimento delle leggi viene prima di tutto”.

Al riguardo, rileviamo attoniti,

- la sconcertante contraddizione con riferimento al senso della legge che, all’occorrenza, diventa un impiccio o un adempimento che viene “prima di tutto”, a seconda della convenienza;

- lo scandalo sul piano giuridico che il Presidente di una Regione – e, addirittura, magistrato in aspettativa - possa definire le norme a tutela della salute, dell’ambiente e del paesaggio, garantite dalla nostra Costituzione, “impicci di natura giuridica”;

- la portata eversiva sul piano istituzionale di tale dichiarazione resa dal Presidente della Regione Puglia, che si arroga il diritto di declassare ad “impicci” leggi approvate dal Parlamento sovrano;

- la pericolosità sul piano politico dell’affermazione “l’adempimento delle leggi viene prima di tutto” con riferimento al Decreto “Martina” – ovvero a una legge di un governo neanche più in carica - che ricorda momenti molto bui della nostra storia, quando il parlamento veniva svuotato sostanzialmente di ogni sua funzione.

Le leggi che tutelano i principi e i diritti costituzionalmente garantiti vanno rispettate e onorate, in primis da chi riveste un ruolo istituzionale e di governo.

Le leggi ingiuste – ovvero contrarie alla legge naturale ed eterna (come sosteneva S. Tommaso D’Aquino) o, più prosaicamente, alla vita – vanno contrastate con tutti gli strumenti che ci fornisce la nostra Costituzione fino, se necessario, alla disobbedienza civile.

Siamo cittadini sovrani (non sudditi) e, in quanto tali, rigettiamo ogni imposizione cieca e sorda, funzionale solo agli interessi delle multinazionali e dei gruppi di potere che li sostengono. Il PD ha già fatto innumerevoli “regali” a banche e multinazionali e questo colpo di coda finale è un ricco “dono” per la Bayer che proprio una decina di giorni fa si è vista bandire l’utilizzo dei suoi pesticidi dall’Unione Europea

Per quanto esposto, chiediamo ai Consiglieri regionali, in qualità di rappresentanti del popolo pugliese sovrano, di presentare in Consiglio:

- un’interrogazione urgente per chiedere conto e ragione delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Regione;

- un ordine del giorno nel quale si impegna il governo regionale a presentare il ricorso contro il Decreto “Martina”;

- e, in caso negativo, un’immediata mozione di sfiducia verso un governo inadempiente rispetto ai suoi doveri di salvaguardia del territorio, dell’ambiente e della salute dei cittadini, e per questo pericoloso per la vita di tutti i pugliesi e per l’intera economia regionale.

In attesa di riscontro

Comitato per la Salvaguardia dell’Ambiente e del Territorio




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Fermiamo il decreto Martina!
contro espianti ed avvelenamenti:
Manifestazione Venerdì 25 maggio a Bari!
Partenza corteo Sede Rai (via Dalmazia)

    Da anni in Puglia, attraverso diversi provvedimenti (Piano Silletti, Legge Regionale n°4 del 29 Marzo 2017, Decreto Ministeriale Martina del 6 aprile 2018) è in atto un attacco scellerato alle attività agricole, all’ambiente ed alla biodiversità, alla salute delle nostre popolazioni (già compromessa da attività inquinanti, discariche, inceneritori, ecc.) ed all’economia del nostro territorio. 
    Questi provvedimenti si sono basati su alcuni presupposti mai verificati o addirittura smentiti scientificamente e cioè:
  • che ci sia un rapporto di causa-effetto tra il batterio della Xylella ed il disseccamento degli olivi verificatosi in alcune zone del Salento: gli istituti ai quali è stata affidata la gestione dei campionamenti e della ricerca, nonostante l’ingente quantità di finanziamenti ricevuti, non hanno mai prodotto studi scientifici comprovati in materia;
  • che gli alberi affetti dal Co.di.r.o. (complesso del disseccamento rapido) siano destinati a morire: diversi esperimenti scientifici, tra i quali alcuni finanziati dalla stessa Regione Puglia, dimostrano il contrario, così come dimostrano il contrario diverse esperienze di recupero attuate da agricoltori salentini.

    Il Decreto Martina, in linea con i precedenti provvedimenti governativi e regionali prevede:
- l’eradicazione degli ulivi considerati infetti da parte del Servizio Fitosanitario regionale, senza che i proprietari o chiunque altro abbia la possibilità di verificare le analisi, e di tutte le piante ospiti del batterio nella “zona cuscinetto” (nel raggio di 100 metri, ovvero 3,14 ettari per pianta “infetta”).   L’eradicazione degli alberi “infetti” nel resto del Salento.
- L’uso generalizzato di insetticidi per combattere l’insetto vettore (la “sputacchina”), per quattro volte l’anno. Fra quelli fortemente raccomandati, vi sono i neonicotinoidi, prodotti neurotossici che l’Unione Europea ha recentemente messo al bando a partire dal gennaio 2019.

Mentre il PSR (programma sviluppo rurale) è bloccato, l’agricoltura pugliese è in forte declino da anni e le campagne abbandonate anche a causa della scarsa redditività della produzione, la Regione Puglia si appresta ad incentivare con milioni di euro la sostituzione degli olivi secolari autoctoni con le “specie di olivo resistenti”, quelle brevettate ed adatte alle coltivazioni super-intensive, che producono olio di scarsa qualità e necessitano dell’ulteriore uso di fitofarmaci e si basano sullo sfruttamento sconsiderato dei terreni e dell’acqua di falda. 

Facciamo perciò appello a tutti i comitati, le associazioni e le organizzazioni,
a tutti gli agricoltori ed a tutta la popolazione della Puglia a manifestare a BARI

Venerdi 25 maggio – ore  9.00
(con partenza di fronte alla sede Rai di via Dalmazia)

in un CORTEO che passerà di fronte alla sede della Presidenza della Regione Puglia
e terminerà presso la sede della Prefettura di Bari,
per dire NO al Decreto Martina ed a qualsiasi atto che vada nella stessa direzione
e per chiedere:
1) Lo stop immediato degli abbattimenti delle piante, 
dei trattamenti fitosanitari obbligatori e la revoca delle ingiunzioni ai proprietari.
2) L’abrogazione della Legge regionale n°4 del 29 Marzo 2017 e del Decreto Martina del 6 Aprile 2018.
3) Chiarezza e trasparenza da parte di IPSP-CNR, IAM, CRSFA, DISSPA 
sulle analisi effettuate, nonché sulle sperimentazioni che vengono condotte.
4) Possibilità da parte dei proprietari delle piante dichiarate “infette” 
di effettuare controanalisi presso laboratori terzi italiani o esteri.
5) La messa in sicurezza e la cura degli alberi “infetti” sotto supervisione di esperti terzi.
6)Politiche agricole che favoriscano la qualità dei prodotti, l’ambiente e la biodiversità,
la tutela dei diritti e della salute dei lavoratori agricoli e dei consumatori.

Per un'agricoltura rurale e contadina che sappia valorizzare il paesaggio, l'ambiente e tuteli la biodiversità. Solo in questo modo la nostra agricoltura può essere competitiva.
Un'agricoltura per molti e non per pochi speculatori senza scrupoli!

Comitato per la Salvaguardia dell’Ambiente e del Territorio

Info e adesioni: FB Cosate Valle d’Itria email: cosatevalleditria@hotmail.com spazipopolari@gmail.com(Per il Salento)