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IRRESPONSABILITÀ ISTITUZIONALE di Crocifisso Aloisi (consigliere Comune di Galatone con delega agricoltura) - promemoria per smemorati

A tutti coloro che in queste ore stanno nuovamente attaccando i cittadini resistenti, con accuse false e ridicole, circa presunte responsabilità nella propagazione del batterio X.F. nei territori a Nord della Puglia (cittadini che vogliono salvare il patrimonio olivo rappresentato dalle nostre secolari cultivar autoctone dalla speculazione delle agromafie), vorrei ricordare che nel III Rapporto sulle Agromafie questi cittadini sono stati elogiati a pag. 18 del rapporto, nel capitolo dedicato all'affaire xylella. Accuse gratuite che puntualmente e stranamente hanno grande evidenza mediatica sui due maggiori quotidiani locali, Quotidiano e Gazzetta.
La nostra attività si è sempre svolta analizzando documenti ufficiali, ascoltando ricercatori e leggendo relazioni scientifiche scomode a qualcuno, cercando il coinvolgimento della Scienza e non fermandosi invece alle conclusioni di una sola parte di essa (conclusioni a volte anche contraddittorie) che ha avuto l'esclusiva della ricerca (E MILIONI DI FINANZIAMENTI) per legge (in barba alla ricerca libera). Chi ha responsabilità istituzionali, dall'amministratore locale comunale fino al consiglio regionale, e sta colpevolmente scatenando una campagna mediatica contro i cittadini resistenti (persone perbene, professionisti e gente normale che nella vita privata e professionale riceve e ricambia stima da tanti), lo sta facendo in modo irresponsabile e pericoloso: la nostra attività intellettuale di controinformazione, che si manifesta, attraverso ragionamenti e studio, con articoli, post e convegni pubblici, NON HA MAI COSTRETTO NESSUNO A COMPIERE ATTI ILLECITI ! L'accusa che invece ci sentiamo genericamente rivolgere è quella di aver favorito la propagazione di un organismo nocivo: poiché la diffusione di un organismo nocivo è un reato penale, invitiamo nuovamente gli attuali accusatori (anche quelli pentiti, quelli che fino a poco tempo fa erano contrari alle eradicazioni) di presentare formale denuncia penale con nomi e fatti circostanziati. Non farlo, significa soltanto fare propaganda (per scaricare le proprie responsabilità ?) e alimentare un pericoloso conflitto.
Tra l'altro mi risulta che le precedenti denunce, annunciate in pompa magna sui soliti quotidiani locali, sempre contro i cittadini, non abbiano sortito alcun effetto dal punto di vista giudiziario: forse che i santoni ed i negazionisti non sono proprio tanto santoni e negazionisti ?
Intanto consigliamo ai tanti smemorati, la visione di questi 3 video, per conoscere meglio alcuni passaggi (ed alcuni personaggi) della vicenda. ☆
(le istituzioni regionali dopo appena due mesi, affermavano che le eradicazioni degli olivi erano già inutili. Eppure era il primo focolaio e la situazione, dicevano, era circoscritta e sotto controllo)